Le pubblicazioni degli economisti operanti negli enti “pubblici” di ricerca: prime analisi e valutazioni

Il tema della valutazione della ricerca scientifica è stato oggetto, e non soltanto in Italia, di ampio ed articolato dibattito. L'idea che i "percorsi" di carriera dei singoli ricercatori e l'allocazione delle risorse (pubbliche) tra le diverse istituzioni/organizzazioni di ricerca si debba basare su indicatori di tipo bibliometrico, capaci di misurare in modo "oggettivo" la produttività scientifica dei singoli individui e/o delle singole istituzioni ha, infatti, oramai guadagnato un ampio consenso. All'intensità di questo dibattito non ha, tuttavia, fatto seguito un lavoro di analisi che, come è avvenuto in altri paesi europei come Spagna, francia o Portogallo. In questo lavoro si vuole fornire un contributo che ha quale principale riferimento gli economisti operanti nelle istituzioni di ricerca non accademica. Nello specifico, i quesiti ai quali questo contributo indente rispondere sono i seguenti: (i)"quanto e dove pubblicano i ricercatori delle istituzioni?"; (ii)"quanto e dove pubblicano confrontandoli con i docenti universitari